
Colazione a Roma? Accanto al cappuccino, maritozzo o cornetto
La colazione, a Roma, ha un sapore magico. Sa di radici, di famiglia, di genuinità. Ma come va fatta? Cosa prescrive la tradizione? Pochi dubbi su cosa bere: è il cappuccino la bevanda romana per eccellenza alle 8 di mattina. Più difficile decretare il vincitore, invece, quando si tratta di decidere cosa mangiare. Il cornetto è senza dubbio più diffuso, ma il maritozzo con la panna ha una storia più antica.
Cornetto e cappuccino, grazie. Oppure sarebbe meglio dire: cappuccino e maritozzo? Che siano entrambe delle colazioni ricche e gustose è fuori di dubbio. Ma qual è la più romana, quella più aderente alle tradizioni della città eterna? Il cappuccino è il punto fermo, mentre cornetto e maritozzo (rigorosamente con la panna) si contendono il ruolo da co-protagonisti.
Sua maestà il Cappuccino, “romano de Roma”
Il cappuccino, in tutto il mondo, è uno dei simboli del made in Italy. Una bevanda semplice ma dal gusto unico. Un mix perfetto di latte e caffè, accompagnato da una morbida e caratteristica schiuma. Quella che, per risultare davvero ben fatta, deve lasciare i “baffi” sopra il labbro superiore, e non deve essere né troppa né troppo poca.
Il protagonista assoluto dei bar italiani deve il suo nome al saio dei frati cappuccini, di cui ricorda il colore. A Roma è un’istituzione, quasi un simbolo, insieme al Colosseo e alla lupa capitolina. Non c’è vera colazione romana senza la sua presenza. E pensare che le sue origini sono in realtà viennesi, anche se la storia precisa è difficile da ricostruire.
Cornetto contro maritozzo
Il vero dubbio amletico della colazione a Roma, però, è quello che contrappone due simboli di dolcezza: cornetto (guai a chiamarlo croissant!) e maritozzo. Chi ha diritto di sedere accanto al cappuccino?
Se si guarda alla diffusione, la risposta è semplice e immediata: lo scettro spetta al cornetto. Morbido, fragrante, profumato, magari farcito con crema, marmellata o cioccolato. L’accoppiata “cappuccino e cornetto” è praticamente un marchio di fabbrica della romanità, una cantilena che si ripete uguale, centinaia di migliaia di volte, tutte le mattina, in tutti i quartieri della città eterna.
Nella cucina come nella vita, però, la popolarità non è tutto. Per stabilire chi è re e chi solo principe bisogna guardare anche alle radici, alla tradizione. E quindi prende corpo il ruolo e l’importanza del maritozzo con la panna. In quanto a romanità, questa golosa accoppiata di pasta lievitata e panna montata non ha rivali. Lo si capisce già dal nome, che racconta la sua storia. Maritozzo, ovvero il vezzeggiativo di marito, volutamente buffo e canzonatorio. Chiamato così perché i ragazzi lo donavano alle future spose, magari nascondendoci dentro l’anello di fidanzamento.
Quindi, chi la spunta? La fama del cornetto o l’anzianità del maritozzo? Gioventù o esperienza? Forse la soluzione migliore è quella più democratica: ad ognuno il suo preferito. Purché si omaggi la tradizione della colazione a Roma.
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